Negli ultimi anni lo stato italiano ha reso più precisa e completa la documentazione che il venditore deve fornire all’acquirente al momento del trasferimento della proprietà (rogito).
Vediamo insieme quali sono i documenti necessari per vendere casa a Trieste:
Planimetria catastale
E’ facile da recuperare al catasto della vostra città ed è gratuito, va però verificata una cosa: la planimetria deve essere perfettamente conforme allo stato di fatto dell’immobile. Ogni parete, nicchia, porta interna, eventuali poggioli, verande, cantine o soffitte (spesso sono proprio queste ultime due a mancare) devono essere riportate sulla planimetria.
Planimetria tavolare
A Trieste, assieme a poche altre province del nord est, abbiamo un ente, il Tavolare appunto, che abbiamo ereditato dagli austriaci. La planimetria del tavolare deve corrispondere a quella del catasto e allo stato in natura ma solo per quanto riguarda i confini dell’appartamento o della casa che volete vendere, eventuali modifiche interne infatti non vanno presentate al tavolare che quindi non si aggiorna. Ammettiamo però ad esempio che hai acquistato una stanza dall’appartamento del tuo vicino di casa per unirla al tuo, beh in questo caso anche il tavolare deve essere aggiornato.
La planimetria si recupera facilmente all’ufficio tavolare e anche questa viene consegnata gratuitamente.
Certificato abitabilità/agibilità
Il certificato viene rilasciato dal comune di trieste gratuitamente oppure può essere sostituito da una dichiarazione di un tecnico abilitato (geometra/architetto). L’abitabilità/agibilità viene rilasciata dal comune al momento dell’edificazione dello stabile e può venir meno se all’interno dell’appartamento sono state effettuate opere abusive (ad esempio verande non dichiarate).
Vista la delicatezza e la difficoltà per un non addetto ai lavori in materia di urbanistica consigliamo di farsi affiancare da un tecnico per questa pratica.
Direttamente collegati all’abitabilità sono eventuali DIA/SCIA (dichiarazioni di inizio attività) o SANATORIE per modifiche interne all’immobile che come anticipato possono inficiare l’abitabilità originale.
APE – certificazione energetica
La certificazione energetica è obbligatoria per poter effettuare la vendita del proprio immobile. E’ un documento redatto da un tecnico abilitato che attesta l’efficienza energetica di un immobile. Il costo varia dai 175 ai 350 euro. Li ho visti anche a 50 euro su Groupon, ma essendo un documento ufficiale, sottoscritto davanti al notaio, ti consiglio di fare le cose per bene. (in QUESTO sito puoi trovare tutto ciò che c’è da sapere a riguardo)
Oltre ai documenti obbligatori appena citati ci sono poi altre “scartoffie” che rendono più sicura una transazione e che se avete la possibilità dovreste reperire e portare al notaio per una compravendita più agevole:
dichiarazione dell’amministratore che le spese condominiali sono state regolarmente pagate. A questo proposito io consiglio sempre di informarsi bene riguardo a delibere straordinarie in programma, è bene ricordare che tutte le spese deliberate prima dell’atto di compravendita sono a carico della parte venditrice se non ci sono accordi diversi fra le parti.
ultimo verbale dell’assemblea condominiale per verificare che non ci siano lavori straordinari in programma.
certificazioni degli impianti (i principali sono quello elettrico, riscaldamento, gas e idrico) NON sono obbligatori (tranne per le nuove costruzioni, in quel caso gli impianti devono essere dotati di certificazione) ma sono molto spesso richiesti dalla parte acquirente (soprattutto impianto elettrico e quello di riscaldamento).
atto di provenienza per verificare che non ci siano condizioni o convenzioni particolari.
Il miglior consiglio che posso darti è quello di verificare la documentazione PRIMA di trovare l’acquirente di casa tua in modo da sapere da subito quali garanzie puoi dare e quali no. Scoprire che manca un documento o che qualche carta non è apposto dopo aver firmato un preliminare è un errore che va assolutamente evitato.
